Vendita aziende agricole. Cos’è il prestito agrario e chi può beneficiarne.
Il settore della vendita aziende agricole riscuote un certo successo. Cresce l’interesse dei consumatori verso prodotti sani, italiani e sempre più spesso a km 0. Il mutuo agrario, inoltre, è un incentivo interessante per aziende e coltivatori diretti che vogliono rilevare società già attive nel mercato di riferimento. Di cosa si tratta nello specifico?
È un tipo di finanziamento studiato ad hoc per chi si occupa di agricoltura, allevamento, agroindustria e agriturismo. La somma ottenibile è destinata all’acquisto o alla ristrutturazione di immobili, nonché al rinnovamento o ripristino di mezzi e macchinari funzionali all’impresa. Chi vuole acquisire un’azienda agricola in vendita, quindi, può provare ad accedere al prestito per acquistare i locali o ammortizzare eventuali costi di ristrutturazione.
Qualcosa in più sul prestito agrario
Chiamato prestito o mutuo agrario, ha lo scopo di aiutare chi lo riceve a potenziare il proprio business nel settore dell’agricoltura. Come anticipato, potrà essere usato per:
- acquistare un’azienda agricola in fase di cessione o un terreno agricolo;
- rimettere a nuovo i locali in uso per lo svolgimento dell’attività;
- ristrutturare e ampliare l’immobile;
- acquistare macchinari;
- comprare bestiame.
La risorsa economica andrà impiegata solo per qualcosa che genera valore per l’attività agricola.
Chi può richiederlo
Possono presentare la domanda i coltivatori diretti o i titolari di un’azienda agricola di qualsiasi forma giuridica. Gli imprenditori interessati alla vendita aziende agricole, se possiedono i requisiti, ci chiedono sempre assistenza per eseguire la richiesta del prestito agrario.
Lo concedono tutte le banche?
Il finanziamento è previsto solo da alcuni istituti di credito. Ecco i maggiori:
- Banca della Nuova Terra;
- Monte dei Paschi;
- Banca Nazionale del Lavoro;
- la Società Agriventure di Intesa Sanpaolo.
Le caratteristiche di questo tipo di finanziamento sono abbastanza simili a quelle dei mutui tradizionali. La somma richiesta sarà restituibile tramite rate mensili, trimestrali o semestrali, in base agli accordi con il beneficiario. Andrà stabilito il tipo di tasso di interesse (fisso o variabile) e la durata del mutuo.
Quest’ultima, se standard, va dai 6 ai 20 anni ma sono possibili delle agevolazioni per i giovani che hanno meno di 40 anni (pagamento del mutuo fino a trent’anni).
Chi possiede già un’impresa agricola, se lo desidera, può richiedere anche una parte della somma in contanti.
Garanzie
Così come avviene per i prestiti ordinari, anche per quelli agrari vengono richieste delle garanzie ai beneficiari. In genere si tratta dell’ipoteca sul terreno o sull’immobile (solo la parte in uso per l’attività).
Esistono, poi, altre forme di caparra:
- pegno in denaro;
- diritti sui fondi e sui prodotti finiti;
- diritti sui beni acquistati e sulle vendite future.
Le garanzie servono a tutelare la banca da un eventuale fallimento dell’impresa o dal mancato pagamento delle rate. La loro tipologia sarà stabilita al momento della stipula del contratto.
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