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Contributi fondo perduto alle imprese: Ecco come funziona il decreto rilancio

Contributi fondo perduto alle imprese: Ecco come funziona il decreto rilancio

6 miliardi del maxi decreto rilancio destinati al fondo perduto a causa delle perdite a cui sono andati incontro imprese e lavoratori autonomi che hanno subito gli effetti del Covid-19 nei mesi di Marzo e Aprile.

Questa somma andrà a garantire gli aiuti per le imprese che hanno generato un fatturato non superiore a 5 milioni di euro.

Con il decreto rilancio verranno riconosciuti i contributi a fondo perduto alle imprese che hanno generato ricavi inferiori ai 5 milioni di euro. 

Contributi a fondo perduto: chi potrà beneficiarne e quanto gli spetterà?

Il decreto rilancio introdurrà un contributo a fondo perduto a favore delle imprese, lavoratori autonomi e di reddito agrario, titolari di partita iva, questo aiuto sarà destinato esclusivamente a chi non ha generato ricavi superiori a 5 milioni di euro. 

Contributi a fondo perduto: chi non potrà beneficiarne?

Il testo del provvedimento esclude tutti colori che hanno diritto all’indennità dei 600 Euro riconosciuta a lavoratori con partita iva nel mese di Marzo.

Vediamo insieme chi non potrà beneficiarne nel dettaglio.

  • Articolo27 cura Italia indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.
  • Articolo 38 decreto cura Italia: lavoratori dello spettacolo
  • Articolo 44 decreto cura Italia fondo reddito ultima istanza
  • Non potranno beneficiarne inoltre gli imprenditori e professionisti la cui attività risulti essere cessata alla data del 31 Marzo.

Contributo a fondo perduto: Quanto spetterà alle imprese?

Per calcolare il l’importo che spetterà alle imprese è stato previsto un sistema di calcolo predefinito determinato andando ad applicare una percentuale alla differenza che c’è nel fatturato di aprile 2020 messo a confronto con il fatturato pre-covid quindi quello dello scorso aprile 2019.

La percentuale che andrà applicata cambia a secondo dei ricavi generati e compensi messi sempre a confronto con i dati di aprile 2019

20% per chi ha generato ricavi o compensi non superiori a 100 mila euro

15% per chi ha generato ricavi o compensi tra 100 mila e 400 mila euro

10% per chi ha generato ricavi o compensi tra i 400 mila euro e 5 milioni di euro

In ogni caso, ci sono dei tetti minimi, il contributo non può essere inferiore ai 1000 euro per le persone fisiche e ai 2000 euro per le imprese.

LEGGI ANCHE  Ecco le categorie nel Decreto Ristori: Chi ha diritto agli indennizzi e quanti soldi riceverà?

Contributi a fondo perduto: Come si calcola?

Imprese con differenza di fatturato pari a 100 mila euro.

Come indicato nel decreto, per determinare l’importo che potrà essere concedibile, bisogna applicare una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato o dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e quelli di aprile 2019.

Prendiamo ad esempio un’impresa:

  • con ricavi del 2019 pari a 1.600.000 euro
  • con un fatturato nel mese di aprile 2019 pari a 600.000 euro
  • e un fatturato di aprile 2020 pari a 250.000 euro

Sulla base dei dati che abbiamo osservato sopra, l’impresa avrà diritto ad un contributo pari al 10% della differenza tra il fatturato di aprile del 2019 e quello di aprile del 2020, ovvero il contributo erogabile sarà pari al 10% * (600.000 – 250.000) = 35.000 euro

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