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La separazione fiscale di un ramo d’azienda

L’atto di cessione di un’azienda può riguardare anche un ramo di essa, ovvero parte di quei beni che la compongono. La figura giuridica, in questo caso, sarà la cessione di ramo d’azienda.   

Ma quale regime fiscale viene applicato se ci riferiamo a un ramo aziendale in vendita? Ne parliamo in questo articolo, continua a leggerci.

Ricordiamo che quando viene venduta solo una parte di un’azienda, è fondamentale che quanto ceduto possa consentire al nuovo acquirente l’esercizio dell’attività di impresa.

Si può parlare, infatti, di ramo di azienda, quando sono presenti i seguenti elementi: 

  • Organizzazione;
  • Autonomia organizzativa rispetto all’azienda (identità del ramo d’azienda).

Cessione ramo d’azienda: profilo fiscale

Dal punto di vista dei crediti e dei debiti aziendali, nel caso di cessione di un ramo d’impresa, verranno totalmente trasferiti al nuovo proprietario (anche detto cessionario).

L’imprenditore acquirente, infatti, si ritroverà nella stessa posizione del venditore (cedente) sia rispetto ai debitori che ai creditori.

Avrà il diritto, dunque, di ricevere il pagamento dei crediti relativi al ramo d’azienda acquisito, nonché il dovere di saldare gli eventuali debiti.

RICORDA: Il cessionario dovrà fare molta attenzione nell’informare i debitori di aver acquisito il credito: se il debitore, infatti (in buona fede), dovesse rimborsare il vecchio titolare, per legge si ritroverebbe libero da qualsiasi obbligo.

Separazione fiscale di ramo d’azienda: IVA

La cessione di un ramo d’azienda prevede l’applicazione dell’IVA? La risposta è no: ai sensi dell’articolo 2, comma 3, lettera b, del D.P.R. 633/72, viene considerata un’operazione esclusa.

Devi sapere, infatti, che l’atto di cessione d’azienda è soggetto all’imposta di registro. Questa viene calcolata facendo una proporzione sul valore totale delle attività che compongono il ramo di azienda (avviamento incluso), una volta detratte le passività cedute e riportare sulle scritture contabili obbligatorie.

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Le aliquote saranno diverse in base alla natura dei beni che fanno parte dell’azienda. Facciamo degli esempi: sul valore di beni mobili l’imposta ammonterà al 3%, su quelli immobili al 9%, sui terreni agricoli al 15%.

Imposte dirette sulle plusvalenze

Parliamo, adesso, delle imposte dirette previste sulla plusvalenza da cessione di ramo aziendale.

La plusvalenza relativa alla cessione del ramo farà parte dei componenti positivi di reddito di impresa, quindi contribuirà a formare il reddito di impresa del periodo di competenza.

Le plusvalenze possono essere tassate con l’aliquota IRES o con le aliquote progressive IRPEF, in base alla natura del soggetto cedente.

Ricordiamo, invece, che la plusvalenza da cessione è esclusa dall’IRAP.

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