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Come valutare una tabaccheria

 

Le tabaccherie sono attività commerciali che molto spesso risentono meno delle crisi economiche e tendono ad essere inquadrate dall’opinione pubblica come aziende sane e produttive. In effetti questo è in parte vero. Infatti i tabaccai lavorano percependo commissioni su servizi che hanno una domanda piuttosto rigida.

Questo significa che al variare dei prezzi e delle condizioni economiche dei clienti, il flusso di vendite tende a rimanere abbastanza invariato. Se proprio non rimane uguale certamente risentirà in maniera meno che proporzionale rispetto al variare dei prezzi. Per questo motivo molto spesso si pensa di poter cambiare carriera e prospettive lavorative aprendo una tabaccheria.

Nonostante la buona volontà, comunque, risulta abbastanza complesso, soprattutto da un punto di vista burocratico, aprire una nuova attività di questo tipo. Per queste motivazioni è molto meglio propendere per l’acquisto di una tabaccheria che sia già avviata e possa offrire anche un avviamento ed una clientela consolidati. In effetti se si acquista una buona attività in una zona abbastanza trafficata, si può già contare su quelli che sono i clienti fissi di quel negozio, senza dover necessariamente coltivare una nuova clientela.

Molto spesso, quindi, si cerca di trovare tutte le tabaccherie in vendita nella zona alla quale si è interessati e si cominciano ad effettuare le prime valutazioni su posizione e grandezza dei locali ma, ovviamente, questo non può bastare per capire quale sia il prezzo migliore a cui comprare e se sia realmente conveniente investire in quell’impresa. Per questo motivo cerchiamo di capire come valutare una tabaccheria nel migliore dei modi ed evitare quotazioni troppo irrealistiche.

Ovviamente prima di tutto è necessario essere coscienti del fatto che l’ausilio di un professionista può rivelarsi fondamentale. Infatti se non si è per niente esperti del settore si rischiano di commettere errori anche importanti e si potrebbe anche rischiare di incorrere in valutazioni totalmente campate in aria. Un intermediario professionale, invece, è in grado di valutare in modo obiettivo l’azienda e prescindere dagli interessi delle singole parti.

Ovviamente un venditore cercherà di mostrare il lato migliore della sua attività mentre chi compra vorrà ricercare la perfezione. Tutto questo porterà, alla fine, allo stabilire un prezzo di vendita che dovrà necessariamente soddisfare entrambi i soggetti che prendono parte all’operazione. Innanzitutto quando si parla di valutare una tabaccheria non si può non fare riferimento ai cosiddetti aggi. Questi sono, in sostanza, i valori delle percentuali che l’esercente incassa su ogni operazione effettuare per conto dello Stato. In particolare essi variano in base al servizio offerto, ad esempio sono del 10% per quanto riguarda la vendita di tabacchi.

La vendita di gratta e vinci è soggetta ad un aggio dell’8% ed ancora ci sono percentuali differenti per altri settori. Questi dati sono veramente fondamentali e devono essere raccolti con scrupolo da chi effettua la valutazione. Infatti molto spesso la stima viene effettuata prendendo quasi esclusivamente in considerazione queste grandezze. In particolare fino a pochi anni or sono molto spesso si tendeva a dire che l’attività doveva essere venduta al prezzo risultare dal prodotto degli aggi annui per 3. Questo significa che se la tabaccheria incassava aggi per circa 50 mila euro, essa poteva essere venduta, in linea con il mercato a circa 150 mila euro. Ovviamente è fondamentale capire che si tratta di stime e, come tali, non sono dati assoluti ed immutabili. Infatti esistono anche altri elementi che possono modificare questi valori. Si pensi ad esempio alla centralità dell’attività. In particolare una tabaccheria nel pieno centro di Milano ha sicuramente un valore decisamente diverso da una che si trova in periferia.

Quando si decide di effettuare un investimento di questo tipo, poi, si devono necessariamente anche considerare le uscite extra che si potrebbero avere. Fra tutte è importante valutare la quantità di lavoro necessaria per mandare avanti l’attività e se si è in grado di assicurarla. Se, ad esempio, si dovesse assumere un dipendente, sarebbe essenziale conteggiare anche questa spesa all’interno del proprio budget per capire se realmente l’operazione sarebbe economicamente conveniente.

Infatti per riuscire ad avere una retribuzione consona per due persone, si stima che una tabaccheria dovrebbe registrare aggi per almeno 60 mila euro. Se questo valore non si avvicina a quello dell’attività che si sta comprando, sarà utile capire se il lavoro possa essere svolto da una sola persona. In alcuni casi questo non è possibile perché esistono differenti servizi offerti e non si può gestire tutta la clientela. In particolare nei giorni delle estrazioni del Lotto, risulta chiaro che una persona sarà spesso impegnata in queste operazioni e quindi sarebbe utile avere qualcuno che possa continuare a vendere tabacchi ed altri accessori.

Ovviamente si può anche considerare la possibilità di avere un aiutante da pagare con voucher, in maniera tale da retribuirlo solo per le ore realmente passate in negozio. In ogni caso quando si parla di tabaccherie, gli orari sono molto lunghi e potrebbe anche risultare poco conveniente questa soluzione. Esistono poi costi che non tutti conoscono. In particolare si fa riferimento alla tassa novennale.

Questa consiste nel pagamento allo Stato di un importo abbastanza consistente. Infatti quando si subentra nell’acquisto, si dovrà pagare una somma pari alla metà degli aggi registrati nell’esercizio precedente. Ogni nove anni, poi, si paga nuovamente questa tassa ma per un importo del 10% rispetto agli aggi dell’anno precedente. Ovviamente questa voce di costo deve essere considerata quando si valuta l’operazione di acquisto perché potrebbe essere anche di importo abbastanza elevato. Sebbene, poi, possa essere rateizzata, essa dovrà essere pagata entro i 12 mesi.

Grazie per la fiducia!
Redazione

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