EBIT sta per Earnings Before Interest e Taxes ed è uno degli ultimi subtotali del conto economico prima dell’utile netto. L’EBIT è anche a volte indicato come reddito operativo ed è chiamato cosi perché si trova deducendo tutti i costi operativi (sia i costi di produzione e non produzione) dai ricavi di vendita.
Dividendo l’EBIT per i ricavi di vendita si indica il margine operativo, espresso in percentuale (ad esempio, il margine operativo del 15%). Il margine può essere paragonato ai margini operativi negli anni precedenti, all’attuale margine di profitto netto e al margine lordo dell’impresa, o ai margini di altre imprese analoghe che operano nello stesso settore.
Gli utili al lordo di interessi e imposte possono essere calcolati in due modi. Il primo è iniziare con l’EBITDA e poi detrarre ammortamenti. In alternativa, se una società non utilizza la metrica EBITDA, i proventi operativi possono essere trovati sottraendo le spesse generali e amministrative (esclusi Interesse ma compreso l’ammortamento) dal profitto lordo.
Le spesse generali e amministrative: include tutte le spese di non produzione sostenute da una società in un determinato periodo. Ciò include spese come affitto, pubblicità, marketing, contabilità, contenzioso, viaggi, pasti, stipendi di gestione, bonus e altro ancora. A volte, può anche includere spese di ammortamento, a seconda di ciò a cui è correlato.
Ecco le due formule EBIT:
EBIT = Utile Netto + Interessi + Imposte
EBIT = EBITDA – Spese di ammortamento
A partire dall’utile netto e dall’aggiunta di interessi e imposte è il più semplice, in quanto queste voci verranno sempre visualizzate nel conto economico. L’ammortamento può essere visualizzato solo nel rendiconto del flusso di cassa per alcune aziende.
Gli utili al lordo di interessi e imposte possono essere utilizzati come proxy per il flusso di cassa gratuito in alcuni settori: funziona bene purché sia applicato a società stabili e mature con spese in conto capitale relativamente coerenti. La metrica EBIT è strettamente legata flusso di cassa disponibile (FCF).
FCF può essere trovato attraverso la seguente formula:
FCF = EBIT (1 – T) + D&A + Δ NWC – CapEx
Dove:
FCF = Flusso di cassa disponibile
T = Aliquota media d’imposta
Δ NWC = Variazione del capitale di lavoro non in contanti
CapEx = Spese in conto capitale
Per saperne di più, consulta le nostre guide sul flusso di cassa e sul flusso di cassa disponibile.
Multiplo EV/EBIT
Il multiplo EV/EBITDA viene spesso utilizzato analisi aziendale comparabili per dare valore a un’azienda. Prendendo il valore aziendale (EV) della società e dividendolo per il reddito operativo annuale della società, possiamo determinare quanto gli investitori sono disposti a pagare per ogni unità di EBIT.
Esempio:
Una società ha riportato una capitalizzazione di mercato di € 50 milioni, un debito di € 20 milioni e contanti di € 10 milioni. La società ha anche registrato un utile netto 2018 di € 4 milioni, tasse di € 1 milione e interessi passivi di € 1 milione. Cos’è il multiplo EV/EBIT 2018?
Soluzione:
EV = €50M + €20M – €10M = €60M
EBIT = €4M + €1M + €1M = €6M
EV/EBIT 2018 = 10,0x
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