Nelle operazioni di cessione d’azienda occorre considerare molti fattori, al fine di evitare di non incorrere in errori di valutazione. Uno dei principali è proprio il valore dell’azienda risultante dalle trattative tra acquirente e venditore. Questo valore non è quasi mai il semplice risultato delle scritture contabili aziendali. Questa differenza è data da molti fattori che concorrono a determinare una plusvalenza rispetto alla somma dei valori dei singoli beni aziendali. Cerchiamo di capire meglio questo concetto considerando l’insieme di questi valori.
Il valore dell’azienda è il corrispettivo che il cessionario paga per ricevere la proprietà dell’attività dal cedente. Questo prezzo è comprensivo di molte voci. Ovviamente il calcolo parte dalle risultanze contabili, tuttavia questo è solo l’inizio e non la fine del conteggio. Esso determinerà la base dalla quale partire per effettuare una valutazione il più possibile precisa ed adeguata. La valutazione finale deve essere equa per entrambe le parti e considerare il reale valore di mercato dell’attività in questione. Il valore medio delle aziende simili in vendita in quel momento, è un altro fattore da tenere in considerazione per migliorare la propria idea sul valore aziendale. Ovviamente in base al settore di appartenenza dell’azienda occorrerà verificare solo le aziende locali oppure anche quelle globalmente concorrenti.
Un altro punto fondamentale per calcolare il valore più realistico possibile, è quello di considerare adeguatamente l’avviamento aziendale. Con questo termine si intende il maggior valore che l’attività dell’azienda ha saputo creare nel corso degli anni in cui ha operato. Questo maggior valore è da ricercarsi in molte voci differenti. Ad esempio è sempre più importante il contributo del cosiddetto know how aziendale. Con esso si indica l’insieme delle conoscenze e delle competenze che si sono stratificate nella cultura aziendale durante l’attività d’impresa. Queste informazioni possono fare veramente la differenza nella competizione tra aziende, infatti grazie ad esse è possibile crearsi un considerevole vantaggio nei confronti degli altri operatori.
Nell’avviamento bisogna anche inserire la clientela già fidelizzata dal cessionario. Questa, infatti, costituirà uno zoccolo duro per il nuovo proprietario, il quale non dovrà necessariamente cominciare da zero per conquistarsi la fiducia del clienti.
Quando si quantifica il valore aziendale precisamente, si perfeziona il contratto di vendita e si arriva alla conclusione dello stesso. A questo punto il nuovo titolare subentra nei contratti aziendali e diventa a pieno titolo imprenditore commerciale.
Un’importante questione da considerare è l’aspetto fiscale riguardante la cessione d’azienda. La plusvalenza che deriva dalla differenza positiva tra valore aziendale e valore contabile della stessa entrerà a far parte della base imponibile. Quindi bisognerà considerare anche l’impatto che essere avranno sul pagamento di IRES ed IRPEF. Un intermediario professionista sarà in grado di fornire tutta l’assistenza necessaria ad entrambe le parti in modo tale da facilitare le operazioni.
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