Bisogna iniziare questo articolo dicendo che fino a qualche anno fa per aprire una qualsiasi attività commerciale bisognava fare richiesta al proprio comune di appartenenza che successivamente rilasciava una licenza. Un altro fattore da tenere in considerazione che non sempre questa licenza veniva rilasciata in quanto si tendeva a non mettere troppi punti vendita vicini che vendevano merce dello stesso settore.
Ma possiamo dire che oggi dopo la riforma avvenuta nel 1998 con il decreto Bersani i vincoli rimangono solo per tutti coloro che desiderano aprire una tabaccheria. Infatti saprete che per aprire una tabaccheria oggi giorno servono le licenze che rilascia il monopolio. Quindi oggi è possibile facilmente aprire un attività di vendita al dettaglio, purché la superficie del negozio non superi i 250 metri quadri nei comuni che hanno una popolazione di 10 mila abitanti e 150 metri per i comuni che hanno una popolazione inferiore.
In questi casi è possibile rilasciare una dichiarazione preventiva che deve essere presentata con trenta giorni di anticipo al sindaco del comune e nella quale si fa presente a quest’ultimo che ci si impegna a rispettare tutte le norme vigenti. Se poi decidiamo di aprire un attività che abbia una superficie superiore ai 1500 metri quadri dobbiamo fare una vera e propria richiesta al comune. In questo caso se non otteniamo alcuna risposta entro il termine di 90 giorni possiamo definire la pratica chiusa con la concessione approvata. In pratica vale la regola del chi tace acconsente.
Una delle prime cose che bisogna fare quando si intende aprire un negozio è quella di vedere se si hanno tutte le carte in regola e tutti i requisiti. Alcuni dei requisiti che bisogna rispettare sono, non aver mai dichiarato fallimento prima non essere delinquenti abituali e non avere una pena che supera i tre anni. Prima di avere la licenza è sempre opportuno ricevere anche il nulla osta da parte dell’ASL per quello che riguarda i locali commerciali.
Ovviamente per tutti coloro che intendono aprire un attività commerciale che tratta alimentari devono sottoporsi a regole che sono davvero molto più stingenti. In questo caso si dovrà possedere nelle strutture tutto l’occorrente per conservare in maniera idonea i cibi e seguire anche un apposito corso di formazione che abiliterà l’individuo all’esercizio. Il corso si terrò presso la CCIAA oppure verrà consegnato in maniera automatica dopo aver lavorato per almeno due anni nell’ultimo quinquennio in un negozio dello stesso settore.
Prima di aprire l’attività sarà necessario aprire la partita iva ed iscriversi alla camera di commercio oltre che all’Inail e all’INPS ed una volta che avvieremo il commercio dovremo fare la comunicazione a tutti gli enti di riferimento.
Ovviamente ci teniamo a precisare che non dovete preoccuparvi in quanto la mole di comunicazioni può sembrare enorme, ma dal 2010 è possibile presentare tutta la documentazione con la Comunicazione Unica. Infatti sarà sufficiente inviare in maniera telematica tutta la documentazione al registro delle imprese che si trova alla camera di commercio e poi sarà la stessa CCIAA ad occuparsi di comunicare dell’inizio di attività all’Agenzia delle Entrate.
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