Possiamo iniziare questo articolo dicendo che tenendo conto del contesto economico attuale, avviare un azienda di produzione agricola potrebbe davvero essere un idea vincente. Quindi tutti coloro che hanno buoni rapporti con la natura e con l’agricoltura possono scegliere questo tipo di opzione se sono senza lavoro.
Un modello che possiamo consigliarvi è quello di creare una piccola azienda agricola a conduzione familiare che possa produrre verdura e anche ortaggi per effettuare la vendita diretta. Tutti coloro che oggi aprono un azienda agricola dovrebbero pensare alla possibilità di aggiungere a quest’ultima anche altre attività come la gestione di un piccolo agriturismo o allevamento di polli di carni e galline. Come detto ad inizio articolo avviare un azienda agricola per chi ha già conoscenze nel settore può davvero essere una buona idea.
Quindi se possedete un pezzo agricolo di terreno potete optare per questa soluzione. Quindi possiamo dire tranquillamente che chi ha un pezzo di terreno e vuole avviare un azienda agricola ha tutte le carte in regola per avviare questo tipo di attività con la vendita diretta di ortaggi o anche con la distribuzione presso alcuni mercati ortofrutticoli locali. Se vogliamo guardare il lato economico possiamo dire che se si dispone di un pezzo di terra è molto più opportuno avviare una nuova attività agricola piuttosto che acquistarne una già esistente.
Possiamo dire che chi ha a disposizione un pezzo di terra che è di almeno 3,5 ettari può avviare un azienda agricola che permetta di far fruttare notevoli guadagni. Adesso che abbiamo fatto alcune premesse andiamo a vedere cosa serve per avviare un attività agricola anche per tutto quello che riguarda la parte burocratica. Ovviamente questa è la parte più dura in quanto oggi giorno in Italia non è facile avviare un attività del genere, ma moltissimi ragazzi appassionati ci credono e si lanciano in questo settore.
Tutto quello che riguarda la parte burocratica la vedremo successivamente in questo articolo, ora andiamo a vedere cosa ci serve da un punto di vista pratico. Per prima cosa un appezzamento di terreno di almeno 3.5 ettari, poi una cella frigo, un deposito macchine e attrezzi, serre tunnel da 6×50 metri, un nuovo sistema di irrigazione a goccia, alcuni frutteti di specie minori, un recinto con allevamento di galline, un ricinto per allevamento di maiali, un banco per la vendita diretta e alcune persone che possano aiutarci nel nostro lavoro. Possiamo dire che al giorno d’oggi ci sono sempre più giovani che cercano lavoro in agricoltura e quindi un azienda agricola potrebbe fare al caso loro.
Oggi ottenere le certificazioni per un azienda agricola biologica non è affatto difficile quindi possiamo dire che in alcuni casi è sempre meglio avviare un azienda agricola biologica. Per avviare a pieno un azienda agricola, come sopra esposta servirebbe l’aiuto di due persone a tempo pieno oltre che avvalersi della collaborazione di personale ad ore. Adesso che vi abbiamo dato tutte queste notizie andiamo a vedere come è possibile avviare un azienda agricola ed essere in regola con il fisco.
Possiamo dire che dal punto di vista burocratico il titolo di imprenditore agricolo viene riconosciuto solo alle persone che hanno un età inferiore ai quarant’anni. Se vogliamo iniziare questa nuova attività dovremo aprire una ditta individuale con apertura connessa di partita iva. In questo settore però possiamo dire che la maggior parte delle persone apre il tutto con una società semplice. Quest’ultima la possiamo anche aprire con una scrittura semplice privata che poi verrà registrata presso l’agenzia delle entrate senza aver bisogno di coinvolgere un notaio. Ovviamente l’azienda agricola dovrà anche iscriversi alla Camera di Commercio e pagare le imposte dirette.
Possiamo dirvi che in maniera fiscale tra la prima ipotesi ovvero la ditta individuale e la seconda ipotesi ovvero la società semplice ai fini del pagamento delle imposte non cambia assolutamente nulla in quanto omettendo i guadagni generati, per le attività agricole i costi si calcolano sul reddito catastale dei terreni che si coltivano. Al momento possiamo dirvi che le dichiarazioni dei redditi per un azienda agricola ovvero l’Irpef viene calcolata sulla base dell’imponibile del reddito agrario e anche del reddito dominicale. Il reddito dominicale viene dichiarato dal proprietario e verrà rivalutato dell’80% per calcolare l’imponibile fiscale.
Invece il reddito agrario viene dichiarato dal conduttore del fondo e viene rivalutato dell’70%. Nel caso in cui vi fosse un imprenditore con terreno in affitto con contratto di oltre 5 anni non dovrà fare alcuna rivalutazione. Ovviamente anche ai fini dell’Iva non cambia niente tra ditta individuale e società semplice. Di solito tutti coloro che svolgono un attività agricola hanno il regime sociale dell’Iva Agricola. In alternativa si potrà anche scegliere il regime dell’Iva normale ma questo sarà convenevole solo in casi un cui ci saranno grossi numeri per l’azienda agricola. Il regime speciale iva agricola prevede un imposta da versare al fisco che cambierà in base al prodotto che viene venduto.
Nel caso in cui vi è un regime speciale una parte dell’iva da versare viene tenuta dall’agricoltore. Se vogliamo fare un esempio pratico possiamo prendere un imprenditore che ha venduto dell’uva da vino per un valore di 10 mila euro. L’aliquota Iva sarà del 10% cosi l’uva da vino sarà venduta ad un prezzo di 11 mila euro. L’agricoltore in questo caso dovrà versare come iva il 6% e quindi l’iva da calcolare sarà di 600 euro. Ma vendendo il tutto per 11 mila euro entreranno nelle casse dell’agricoltore ben 400 euro in più.
Con il nuovo decreto SalvaItalia possiamo trovare moltissimi finanziamenti che sono stati introdotti per i nuovi agricoltori. Quindi ci sono nuovi importi disponibili a fondo perduto per gli agricoltori che stanno acquisendo o anche avviando una nuova attività agricola. Quindi come possiamo vedere anche in agricoltura c’è una burocrazia alquanto dettagliata che se seguita da esperti può portare anche ad ottimi risultati.
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