Aprire una tabaccheria è da sempre una delle attività che attira la maggiore attenzione dei nei imprenditori. Per qualsiasi informazione è facile trovare online tutti i requisiti necessari. In ogni caso, però, ci sono alcuni concetti di base che è necessario padroneggiare prima di lanciarsi in quest’avventura.
Molti di questi, poi, non sono presi sempre in dovuta considerazione e questo potrebbe anche creare dei problemi non sottovalutabili. Uno dei più importanti di questi è sicuramente quello della gestione dei collaboratori in una tabaccheria. Infatti non si può sottovalutare di tenere presente questo costo quando si valuta la possibilità di un’attività economica. Infatti in caso contrario si corre il rischio di fare una proiezione finanziaria positiva che poi si rivelerebbe del tutto errata in sede di gestione dell’azienda. Cerchiamo quindi di capire bene questo concetto. Innanzitutto è necessario subito sottolineare che il titolare della tabaccheria ha l’obbligo di gestire la stessa in prima persona.
Questo avviene perché la concessione statale dei Monopoli viene affidata alla persona e non all’azienda. In sostanza si crea un rapporto di fiducia che conto sopratutto sulla qualità che viene riconosciuta alla persona che ha richiesto la licenza. Per questo motivo questo rapporto non può essere delegato ad un terzo soggetto.
Ovviamente, però, il tabaccaio può farsi aiutare nella gestione del suo negozio in modo da poter gestire meglio i servizi ai clienti. Infatti il crescere dell’attività economica potrebbe anche comportare un aumento delle assunzioni all’interno della tabaccheria. Possono lavorare in questo esercizio fino a due persone con un grado di parentela che li lega al titolare. Ovviamente dovranno seguire comunque un corso professionale e dovranno in ogni caso avere gli stessi requisiti che si richiedono al titolare quando viene rilasciata la licenza. Un ulteriore aiuto potrebbe anche arrivare dal personale dipendente.
Questo può essere assunto a discrezione del titolare e non è previsto l’obbligo di rispettare alcuna tipologia di contratto. Questo vuol dire che si può utilizzare lo strumento giuridico che si preferisce sempre nel rispetto della legge, ovviamente. L’assistente assunto, comunque, può operare solo in presenza del titolare o anche di uno dei suoi aiutanti familiari.
Questi infatti devono rispettare molti requisiti e quindi sono considerati idonei a sorvegliare l’operato del dipendente. Infine è bene trattare trattare anche il caso in cui il titolare debba astenersi dal lavoro per un lungo periodo. Come si capisce dalle righe scritte sopra, sarebbe difficile continuare l’attività lavorativa in questi casi. Per questo motivo si rende necessario nominare un rappresentate che agisca in nome e per conto del titolare assente.
Questo rappresentante deve essere una persona di fiducia che potrà essere scelta tra i parenti lavoratori, i dipendenti ed anche terzi soggetti estranei all’attività. Per rispettare l’importanza del ruolo rivestito, il soggetto deve essere anche accettato dal Monopolio. Ovviamente quest’attività è caratterizzata dall’offerta di servizi strettamente collegati allo Stato. Per questo motivo non può essere tutto lasciato al caso ma i requisiti professionali devono essere ben scelti per garantire un certo livello del servizio.
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