Le tipologie di joint venture
Spesso, le imprese che hanno intenzione di effettuare affari internazionali hanno l’esigenza di creare joint ventures.
L’unione e la collaborazione tra imprese comporta numerosi vantaggi, soprattutto il fatto di ridurre i tempi di realizzazione di un affare, oltre alla suddivisione degli eventuali rischi.
All’interno delle joint ventures, i differenti soci sono liberi di definire i reciproci diritti ed obblighi in base alla normativa vigente nel paese nel quale si crea questa alleanza.
La joint venture si può suddividere un due categorie differenti; si può parlare di joint venture contrattuale e di joint venture societaria.
La joint venture contrattuale nasce con la stipula di uno o più contratti che regolano i ruoli, le responsabilità e i compiti di ogni socio. Questa forma di contratto nasce al fine della realizzazione di un progetto comune e, una volta realizzato, le società che lo hanno siglato si separano.
In genere, la joint venture contrattuale viene scelta ogni volta in cui è necessario avere uno strumento per ripartire costi, spese e rischi derivanti dal progetto comune che essi desiderano realizzare.
In questo tipo di joint venture viene formalizzato un contratto nel quale le diverse parti identificano il progetto comune, i loro rispettivi diritti e doveri, le tempistiche, le modalità di ripartizione dei costi preventivati, la durata dell’accordo contrattuale e le condizioni di uscita dalla joint venture.
Spesso, per gestire al meglio questo tipo di collaborazione, viene scelto un management committee, ovvero un organo di gestione e coordinamento tra le parti; questo organo è costituito dai rappresentanti delle varie imprese coinvolte.
Questo particolare tipo di accordo è espressamente votato al raggiungimento di un determinato obiettivo in un certo lasso di tempo.
In caso di joint ventures con imprese che appartengono a diversi paesi, sarà necessario indicare nel contratto anche una modalità di risoluzione delle controversie in modo da avere una soluzione chiara e veloce in caso di problemi.
La joint venture societaria, invece, è una vera e propria nuova società costituita appositamente per un determinato progetto. Una volta raggiunto l’obiettivo predeterminato, la società può continuare a vivere, anche a tempo indeterminato.
E’ una società di capitali controllata in maniera congiunta da due o più società definite “madri”. Anche in questo caso, è necessario un coordinamento tra il contratto di joint venture, lo statuto societario ed eventuali patti parasociali.
La tipologia e le caratteristiche della nuova società che si forma dipende, molto spesso dal Paese nel quale la joint ventures avrà sede.
Oltre a queste tipologie, le joint ventures si possono distinguere anche in base allo scopo che esse intendono perseguire; in base a questo, si può parlare di joint venture per la distribuzione, joint venture per la produzione e joint venture per la ricerca e lo sviluppo.
La Joint Venture per la distribuzione ha lo scopo di creare un’alleanza per la vendita o la distribuzione di prodotti italiani in u nmercato estero; di solito, in questo accordo societario, la società italiana fornisce i prodotti oggetto di vendita mentre la società internazionale fornisce I contatti e gli strumenti di marketing.
La Joint Venture per la produzione viene creata, invece, per la produzione di prodotti (in tutto o in parte).
Infine, la Joint Venture per la ricerca e lo sviluppo vengono costituite all’estero per unire le forze e tecnologie per sviluppare al meglio specifici progetti di ricerca.