L’emigrazione delle aziende di lavorazione dall’Italia all’estero
A quanto pare l’Italia non attrae più imprese, capitali e investitori. Infatti stando a quello che dicono gli esperti l’Italia potrebbe rischiare davvero tantissimo se non cambiano alcune cose.
L’economia nazionale ha bisogno di una svolta e per fare questo occorre avere delle imprese che siano queste ultime italiane o anche straniere che siano disposte ad aprire e mantenere aperti degli stabilimenti produttivi in Italia. Infatti quello che la nostra nazione ha davvero bisogno in questo ultimo periodo è un invasione di nuovi imprenditori che abbiano idee tecnologiche ed innovative. Possiamo dire che questo processo di deindustrializzazione sta davvero portando la nostra nazione ad essere debole nei confronti della crisi economica. Adesso quello che molti si chiedono è se l’Italia riuscirà a vincere la sfida più importante ovvero quella di diventare davvero un paese competitivo ed allo stesso tempo anche allettante per tutti coloro che vogliono fare impresa.
Uno dei fattori che spinge moltissimi imprenditori ad investire all’estero è il fatto che le nuove imprese ma anche quelle già esistenti vengono viste come motore centrale dell’economia. Invece in Italia nella maggior parte dei casi le imprese vengono tartassate dall’ordinamento fiscale. Infatti molti imprenditori sostengono che la burocrazia non aiuta affatto le imprese ma le demolisce nella maggior parte dei casi. Possiamo dire che questa è la pura e semplice verità in quanto molti imprenditori per sorvolare questo tipo di problema cercano fortuna all’estero.
In Italia possiamo dire che la burocrazia è davvero eccessiva come le tasse che sono davvero molto alte. Possiamo dire che mentre l’Italia del lavoro e dei lavoratori zoppica, lo stato spende il 60% del prodotto interno lordo legale dell’Italia e più del 50% di questa spesa non è destinata ai servizi per i cittadini. Proprio questo può essere definito una vera e propria zavorra che spesso causa nelle nostre imprese dei veri e propri sacrifici economici importanti.
Questo spiega il perchè gran parte delle imprese stanno fallendo e molte altre ancora cercano fortuna all’estero. Un fenomeno che sta davvero prendendo piede nella nostra nazione è la delocalizzazione delle aziende che significa che molte di queste effettuano uno spostamento fisico della produzione dei beni e dei servizi in altri paesi. In genere gli spostamenti avvengono in paesi che sono in via di sviluppo. In genere il bene o il servizio non viene creato direttamente nel paese in cui deve essere venduto ma viene acquistato per poi essere rivenduto nel paese in cui l’azienda ha la necessità. Tendenzialmente l’Italia la Francia e la Germania tendono a delocalizzare le proprie aziende nei paesi dell’Europa Orientale (ad esempio la Romania).
Ma quali sono i motivi che spingono gli imprenditori a delocalizzare le aziende? Quali sono i benefici che si possono avere e sopratutto chi li potrà ottenere? Uno dei motivi principali che spinge un imprenditore a cambiare il posto di produzione è quello dell’abbattimento dei costi. Infatti facendo in questo modo si potrà ottenere una manodopera a basso costo in quanto alcuni paesi adottano dei regimi fiscali che sono davvero molto convenienti per le aziende.
Un altro motivo può essere quello della presenza di materie prime vicino al luogo di produzione che permette in questo modo l’abbattimento dei costi di trasporto e gestione delle materie prime. Come possiamo vedere lo spostamento delle aziende Italiane spesso non è dovuto solo al fattore burocrazia ma anche al fattore risparmio per le materie prime.