Categorie: Economia

Quali sono i requisiti per quotarsi?

Nel precedente articolo abbiamo analizzato i motivi per intraprendere l’avventura borsistica e le sue possibili direzioni, ovvero Borsa (per le imprese tradizionali) e Nuovo Mercato (per società che si occupano di tecnologia e informatica). Oggi vediamo che caratteristiche deve avere un’azienda per candidarsi a entrare nello sfaccettato mondo delle azioni.

Ci vogliono alcuni requisiti di base per quotarsi presso la Borsa Italiana, oltre a quelli formali richiesti dai codici dei mercati dei quali essa si occupa. Anzi i primi, dopo il processo di privatizzazione, hanno acquisito un’importanza superiore. Sicché sia nell’ambito della Borsa (Segmento Titoli con Altri requisiti compreso) sia in quello del Nuovo Mercato ciò che potremmo definire le credenziali di un’impresa contano molto. Le considerano i potenziali investitori quando decidono di puntare. Comunque, diamo anzitutto un’occhiata alle esigenze dettate dai regolamenti ufficiali.

Cosa c’è da sapere sui requisiti formali

Come accennato, ci sono delle dotazioni essenziali per essere ammessi alle quotazioni di mercato, stabilite dagli appositi regolamenti stilati per il mercato della Borsa Italiana. Per la precisione i punti di riferimento sono due: Regolamento e Istruzioni afferenti ai Mercati gestiti e organizzati da Borsa Italiana s.p.a. (per individuare le caratteristiche irrinunciabili per l’ammissione e per l’eventuale adesione alla divisione STAR) e Regolamento e Istruzioni del Nuovo Mercato gestito e organizzato da Borsa Italiana s.p.a., ovviamente utili per entrare nel Nuovo Mercato. Scendiamo nel dettaglio.

Come si presentano l’emittente e le azioni in Borsa

Per fare il suo ingresso in Borsa (per lo STAR ci sono specificità che tratteremo più avanti) l’emittente deve dimostrare di possedere la capacità di produrre autonomamente dei ricavi, sottoporre il bilancio più recente a revisione contabile e depositare e pubblicare – con opzione di deroga – gli ultimi tre bilanci annuali (non necessariamente in attivo). Per quanto concerne le azioni, sono connotate dalla libertà di trasferirle, costituiscono almeno 1/4 del capitale e godono di una capitalizzazione di almeno 5 milioni di euro; inoltre, la loro gestione dematerializzata è affidata al Monte Titoli.

Come si presentano l’emittente e le azioni nel Nuovo Mercato

Per quel che riguarda il Nuovo Mercato, l’emittente ha diversi obblighi. Permangono quelli di dimostrare di generare ricavi autonomamente e di far revisionare il bilancio; presentare i dati (sia pur consolidati e non per forza in attivo, con possibilità di deroga) relativi perlomeno a un’operazione annuale. Inoltre, sono richiesti un patrimonio contabile di almeno 1 milione e mezzo di euro (netti) e il rispetto della clausola del lock-in, ovvero la promessa di dirigenti, amministratori e soci fondatori di non vendere per un anno i 4/5 delle azioni. Per le start-up, cioè le aziende giovani, il vincolo si allunga nel tempo e si estende alla totalità delle azioni per il primo anno e ai 4/5 per il secondo. A proposito delle azioni, devono essere pure in questo caso liberamente trasferibili e la loro quantità deve equivalere ad almeno 1/5 del capitale. L’offerta minima, con un numero di azioni pari ad almeno 100 mila euro, sarà di 5 milioni, almeno per  la metà formata da azioni nuove (le quali, ricordiamo partono da 10 euro).

Cosa c’è da sapere sui requisiti sostanziali

E torniamo agli aspetti inerenti all’azienda. A partire dalle prospettive di sviluppo (che a ogni modo variano a seconda del settore di appartenenza), bisogna che essa sfoggi risultati finanziari positivi, ambizioni sostenibili (attraverso il business plan), trasparenza nei meccanismi contabili e gerarchici. Oltre all’accettazione dei principi di corporate governance, occorrono manager bravi e motivati e un proprio investor relation manager.
Infine, han peso pure la scelta del momento di quotarsi, il modo in cui lo si fa e la capacità di far conoscere la società attraverso campagne ad hoc.

Grazie per la fiducia!
Redazione

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